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26/07*GIORNATA DI MUSICA, INCHIOSTRI, VOCI CONTRO IL CARCERE*

Se ti va, stampa, diffondi, fai circolare!

“Ha senso oggi, con un piede dentro la terza guerra mondiale, una iniziativa specifica contro il carcere? C’è ancora tempo per tenere insieme l’attenzione alle condizioni di chi è rinchiuso/a con il pensiero agli occhi affamati dei bambini di Gaza?
Pensiamo di sì, per diverse e importanti ragioni. Perché lo sciopero della fame di Alfredo Cospito, Paolo Todde e di molte/i altre/i, sono gesti individuali che richiamano la resistenza di un intero popolo posto al 41 bis dallo stato sionista. Perché rompere l’aura di sacralità dell’Antimafia in Sicilia, parlando di DNAA, è un colpo al più potente apparato ideologico/morale e militare di spoliazione, controllo e repressione della “nostra” storia nazionale. Perché non disperdere la memoria delle lotte di oggi e di chi ci ha preceduto è parte della nostra liberazione. Perché rimpinguare le casse anti-repressione significa continuare a tessere solidarietà rivoluzionaria.”

L’iniziativa prevede una giornata ricca con Tatoo circus, concerti, pranzo, cena e beveraggi, il tutto benefit per le casse anti-repressione . L’iniziativa è organizzata con i compagni e le compagne di VUMSEC (Voglio Un Mondo Senza Carcere), la cassa anti-carceraria di Palermo.

Note logistiche (Importante!)

Di seguito alcune indicazioni tecniche per arrivare e vivere al meglio l’iniziativa.

Tutte le iniziative si terranno ad Alavò, all’uscita di Polizzi Generosa verso Castellana Sicula, poco prima del cimitero. (se si preferisce, queste sono le coordinate 37°48’27.7″N 14°00’32.2″E)

Si può dormire, campeggiando, in due case nelle campagne Polizzane. E’ necessario portare tutto il necessario per campeggiare: tenda, sacco a pelo, materassino, un bicchiere non usa/getta, frontale.

Chiediamo di lasciare il cane a casa per prevenire molti problemi di convivenze che ne potrebbero scaturire.

Per organizzarci con il cibo e le zone notte al meglio, chiediamo di comunicare alle seguenti mail e numeri di telefono l’intenzione di venire e in quanti si sarà, almeno entro il fine settimana del 19/20 luglio.

  • scirocco@autoproduzioni.net
  • vumsec@canaglie.net
  • 389 6062784
  • 328 5749333
  • 329 377 7153
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Con la resistenza Palestinese nel cuore, contro il genocidio sionista

Non ci sono più parole. Siamo di fronte al piano esplicito, formale, dichiarato, di soluzione finale della questione palestinese. Dopo 19 mesi di violenza genocida ed ecocida contro gli abitanti e la terra di Gaza, il Gabinetto di guerra israeliano ha approvato il piano di invasione del 90% della Striscia. Si chiama «Operazione Carri di Gedeone».

Più di due milioni di palestinesi verrebbero sfollati a forza e rinchiusi nel restante 10%, un territorio grande come una città di quarantamila abitanti. Intanto continua il blocco di cibo e acqua, con immagini strazianti di bambini scheletrici che si aggirano tra cumuli di macerie. Alla morte o deportazione dei gazawi si aggiunge l’intento esplicito di annettere la Cisgiordania, cioè di realizzare il «Grande Israele» senza più tracce del popolo palestinese. Il tutto con la complicità dell’intero Occidente (governo italiano compreso). Il parlamentare del Likud (lo stesso partito di Netanyahu) Moshe Saada ha proclamato sull’emittente televisiva Canale 14: «Sì, farò morire di fame gli abitanti di Gaza, sì, questo è un nostro dovere». Queste, invece, le parole del dissidente israeliano Gideon Levy: «Non esiste più “permesso” e “proibito” riguardo alla malvagità di Israele nei confronti dei palestinesi. È permesso uccidere decine di prigionieri e far morire di fame un intero popolo. Un tempo ci vergognavamo di tali azioni; la perdita della vergogna sta ora smantellando ogni barriera rimanente».Di fronte a un tale orrore che si compie in diretta, continuare la nostra vita quotidiana come se nulla fosse ci è semplicemente insopportabile. E sappiamo di essere in tanti a provare un sentimento simile di angoscia, di impotenza, di rabbia.

Per questo lanciamo un momento in un cui trovarci collettivamente per leggere riflessioni, appelli, poesie e altre testimonianze da Gaza.

Per rompere l’indifferenza e tirare fuori dalle macerie i nostri cuori e la nostra umanità. Insieme.